La Società Agricola Spina Giuseppe e figli produce riso da tre generazioni nel cuore della Lomellina, zona lombarda compresa tra i fiumi Sesia, Po e Ticino. La famiglia Spina acquistò la prima proprietà, Cascina Bergnola a Zerbolò (PV), per poi spostarsi negli anni ’70 a Garlasco, sempre nella provincia pavese, nella storica e antica Cascina Stremiana, chiamata così perché un tempo era infestata dallo stramonio, erba allucinogena detta anche “erba delle streghe”. 

Negli anni l’attività si è ampliata e la famiglia ha acquistato due proprietà a Vigevano e Gropello Cairoli, arrivando attualmente a lavorare su una superficie di 270 ettari tutti ubicati in provincia di Pavia. L’azienda è tuttora a conduzione familiare, anche se c’è stata un’evoluzione sia nelle tecniche utilizzate sia nell’impostazione aziendale, con l’approdo sui social e l’apertura di un e-commerce. 

Carnaroli, Caravaggio, Sant’Andrea, Baldo, Vialone Nano (quello a cui sono più legati, è molto difficile da fare) e varietà più moderne destinate al mercato internazionale (es. selenio per il sushi)

Caravaggio

Chicco grosso, lungo e semi affusolato

Ha un'ottima tenuta di cottura. La grandezza del chicco gli permette di impregnarsi di tutti gli ingredienti della ricetta in cui viene impiegato.

Perfetto sia per risotti che prevedono l’utilizzo di sughi o di ingredienti saporiti, adatto anche per l’utilizzo in bianco. Se cotto molto al dente (qualche minuto meno rispetto a quanto riportato sulla confezione) è perfetto anche per le insalate di riso.

carnaroli

Chicco grosso, allungato e di colore perlato

Tiene bene la cottura e difficilmente si scuoce, perfetto anche per i cuochi meno esperti. Il sapore è lievemente dolce, cosa che gli permette di sposarsi con sapori più forti e con qualsiasi tipo di condimento.

Il riso Carnaroli si presta benissimo per essere utilizzato in diverse preparazioni ed è perfetto per i risotti e gli sformati di riso. Perfetto per piatti a base di pesce, ma anche per dei risotti cremosi, con verdure e formaggi.

Baldo

Chicco grosso, allungato, bianco e traslucido

Una varietà storica della risicoltura italiana, è oggi considerato un "riso emergente". Il Baldo si caratterizza per una buona cessione di amido in cottura, che lo rende ideale per i risotti della tradizione. Ha un'ottima tenuta in cottura.

Il riso Baldo è indicato per la preparazione di risotti, per le insalate di riso e per i timballi. Si presta anche per le cottura pilaf o al vapore.

Sant'Andrea

Chicco di dimensioni medie, affusolato

Una varietà ricca di amido. In cottura resta più morbido e assorbe il condimento e tende a mantecare, caratteristica che lo rende adatto alla preparazione di risotti.
Il riso Sant'Andrea è ottimo per preparare minestre, arancini e torte di riso. È adattto per la preparazione di cremosi risotti. Insomma è indicato per tutte le ricette nelle quali il riso deve "legare" molto con gli altri ingredienti.

Vialone nano

Chicco tondo di media lunghezza

Si caratterizza per una bassa collosità, un'elevata consistenza e un alto contenuto di amilosio che permette l'assorbimento dei condimenti e la formazione della cremina tipica del risotto, senza aggiungere molti grassi.
Il riso Vialone Nano si adatta a ogni tipo di preparazione. È perfetto per ottenere risotti che possono essere mantecati, sgranati o all'onda. Lo si può impiegare anche nella prepararazione di minestre e dolci.

Melissa Spina, che guida l’azienda insieme al padre, allo zio e al cugino, fa parte del Comitato Promotore per l’ottenimento del marchio di qualità IGP per il riso prodotto in Lombardia e Piemonte. Il progetto è molto ambizioso, in quanto mira a tutelare la maggior parte della produzione italiana di riso, considerando che il riso in Italia si produce quasi esclusivamente in queste due regioni.

Il marchio si pone inoltre come tutela per le varietà storiche italiane, soprattutto in vista della loro introduzione nei mercati internazionali, scongiurando il rischio che scompaiano negli anni a causa della globalizzazione. Altro importante obiettivo del Comitato è la valorizzazione del territorio non solo a livello paesaggistico e di risorse, ma anche da un punto di vista turistico, enogastronomico e culturale.